TENNIS IN CARROZZINA … BACK TO SCHOOL !

E’ ripresa in modo intenso, dopo l’interruzione dovuta alle vacanze natalizie e di fine anno, l’attività nelle scuole per sensibilizzare i giovani sul tema della disabilità, attività che da diversi anni viene portata avanti dai responsabili della squadra di tennis in carrozzina, Alceste Bartoletti e Roberto Bodini, accompagnati di volta in volta da alcuni membri della squadra.

La nostra squadra è stata inserita nel progetto “Un alcol test per la Vita”, che vede coinvolti sette Rotary Club del Gruppo Francigeno del Lodigiano e del Cremasco del Distretto 2050 del Rotary International, coordinato da Carlo Locatelli, Assistente del Governatore. Il primo incontro, cui ne seguiranno molti altri in diversi istituti scolastici, si è tenuto presso L’Istituto Tecnico Economico e Tecnologico A. Bassi di Lodi.

Il progetto è rivolto ai giovani degli ultimi anni che hanno appena conseguito la patente di guida o sono prossimi all’esame e cerca di sensibilizzarli rispetto ai pericoli degli effetti dell’alcol e delle droghe assunti prima di mettersi alla guida.

L’esposizione è stata curata dai responsabili della Polizia Stradale e della Croce Rossa Italiana, che grazie alla loro esperienza e professionalità hanno fatto riflettere sulle conseguenze che possono coinvolgere sia il guidatore, che non adotta comportamenti corretti, ma anche i compagni di viaggio e gli altri automobilisti.

I responsabili della nostra squadra hanno poi illustrato il “Tennis in carrozzina: un progetto sociale”, portato avanti dal 2014 e Chiara Pedroni, quota rosa della squadra e campionessa italiana di danza in carrozzina, si è raccontata agli studenti, narrando la propria esperienza, la propria vita e l’importanza di poter praticare attività sportiva, rimettendosi in gioco.

Si è poi tenuta in palestra una dimostrazione pratica di tennis in carrozzina, con la possibilità per tutti di potersi cimentare in questa disciplina sportiva.

Al termine della mattinata i giovani hanno confermato che le esperienze riportate hanno colpito la loro immaginazione ed hanno apprezzato l’impegno del Rotary in questo progetto.