La quarantena non ferma il canottaggio

La passione per il remo e per lo sport è ciò che unisce tutti i 44 atleti del settore canottaggio della Baldesio, un amore che va oltre l’emergenza e supera le distanze, una voglia di continuare a lottare per i propri obiettivi e sentirsi ancora più squadra, anche nei momenti difficili.

Questo è ciò che muove chi si dedica ad uno sport duro quanto appassionante come il canottaggio e che ha portato i tecnici a proseguire nel proprio programma di allenamento. Distanti ma uniti, come vi abbiamo mostrato nel video con gli auguri di Pasqua, tutti gli atleti, dai più piccoli ai più grandi hanno lavorato quotidianamente tra le mura domestiche, grazie anche agli attrezzi prestati dalla palestra atleti per non interrompere i programmi di lavoro. Chi al remoergometro, chi con la cyclette, chi con elastici, pesi e bilancieri, o anche con ciò che in casa potevano trovare, in giardini e terrazze all’aria aperta o in una palestra improvvisata tra le mura domestiche.

A scandire il tempo i quattro allenatori attraverso le piattaforme messe disponibili sul web:  Lorenza Romagnoli e Marsida Kerkuku, con il gruppo dei più piccoli, dai 9 ai 14 anni (Allievi e Cadetti) e Angelo Gamba e Alessandro Montaldi con il gruppo dei grandi (Ragazzi e Junior). A supervisionare il tutto il consigliere del canottaggio, Giancarlo Romagnoli.

Nessuno di loro sa quando potrà tornare finalmente in barca, ma non importa, ciò che i ragazzi ricevono in questo momento di quarantena è molto più di un lavoro atletico, è un appuntamento che riempie le giornate, che mantiene l’affiatamento tra gli atleti e con le famiglie, in modo che non si sentano abbandonati ma proseguano nella crescita sportiva sotto la guida della Canottieri Baldesio.