Canottaggio, successo azzurro per Lorenza Romagnoli e i suoi Under 14 a Parigi

Michelangelo Colopi e Margherita Bernardelli, Cadetti della Baldesio hanno preso parte a “Row to Olympics” che ha coinvolto 16 Under 14 italiani – otto maschi e otto femmine – selezionati per partecipare al progetto remiero giovanile sovvenzionato dall’Office Franco-Allemand pour la Jeunesse e al quale hanno aderito, oltre a Francia e Germania, anche Italia, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Serbia e Ungheria.

La squadra italiana, agli ordini del responsabile tecnico federale del settore giovanile Stefano Gioia, è stata seguita in qualità di collaboratrici dalla nostra Lorenza Romagnoli e da Giorgia Lo Bue.

La prima fase prevedeva la suddivisione delle squadre in cinque camp sparsi per la Francia, con la delegazione azzurra a Poses con i tedeschi del Landesruderverband di Amburgo e i francesi del Comitato regionale della Normandia. Dal 26 al 28 agosto i ragazzi si sono riuniti a Vaires-sur-Marne, nei pressi di Parigi, per la fase finale in barca, in programma sulle acque dello Stadio Nautico Olimpico dell’île de France, che ospiterà il canottaggio ai Giochi Olimpici di Parigi 2024.

Proprio la squadra gialla, rappresentante il camp di Poses in Normandia (Francia) e dunque l’Italia Under 15, con tedeschi e francesi, si è aggiudicata la prima edizione di Row to Olympics, grazie ai risultati ottenuti tra gare in barca e prove di abilità a terra. La classifica a punti finale ha visto i gialli vincere tutte le graduatorie parziali, in acqua e a terra, maschili e femminili, multinazione e per singola nazione, e dunque primeggiare con 360 punti, davanti ai 296 dei rossi, i 288 dei blu, i 285 dei neri e i 245 dei verdi.

 

Per Lorenza Romagnoli una grande soddisfazione partecipare all’avventura “Row to Olympics” e mettere a disposizione dei ragazzi la propria esperienza di allenatrice:

Per me ed i miei colleghi Stefano Gioia (Resp. Settore giovanile Fic) e Giorgia Lo Bue (Canottieri Telimar) è stata una sfida, era la prima volta che l’Italia partecipava a questa esperienza. Non ci aspettavamo un successo così grande, sotto ogni punto di vista: organizzativo, il team molto valido e collaborante, i ragazzi che si sono inseriti positivamente. Sono molto soddisfatta, tutti siamo molto soddisfatti… Federazione compresa.

Com’era strutturato il progetto?

Sono stati organizzati 5 campus (ognuno rappresentava un cerchio olimpico). Ogni campus era composto da 16 ragazzi tedeschi, 16 ragazzi francesi e 16 ragazzi di altre cinque nazioni (Italia, Repubblica Ceca, Gran Bretagna, Ungheria, Serbia). Abbiamo trascorso i primi 5 giorni a Poses – il nostro campus – poi ci siamo trasferiti sul bacino olimpico di Parigi insieme a tutte le altre nazioni. Durante la giornata, a parte il momento dei pasti, si svolgevano allenamenti in barca (sia equipaggi nazionali che equipaggi misti), attività di animazione linguistica, allenamenti atletici a terra. Ad ogni imbarcazione erano assegnati uno o due allenatori di nazionalità diversa.

La vostra squadra gialla si è messa in evidenza in tutte le graduatorie, ciò significa che il livello dell’attività di base è alto rispetto alle altre nazioni?

Si, le altre nazioni sono rimaste molto colpite dalle performance dei nostri atleti ma soprattutto abbiamo ricevuto molti complimenti per il nostro gesto tecnico.

Nel progetto anche due dei tuoi ragazzi cresciuti in Baldesio, a dimostrazione della qualità del lavoro fatto in società, come si sono comportarti?

Si, Margherita Bernardelli e Michelangelo Colopi. Michelangelo era tra l’altro unico atleta maschio della regione Lombardia. Si sono messi in gioco, hanno cercato di superare i loro limiti tecnici e di adattamento. Sono molto orgogliosa di quanto hanno fatto e di come hanno rappresentato i colori della Baldesio all’estero.

Avete provato il bacino che ospiterà Parigi 2024, puoi raccontarcene le caratteristiche, pregi o difetti?

Uno spettacolo, strutture già complete, spazi molto ampi, mancano solo le tribune. L’organizzazione era finalizzata a voler far respirare un clima olimpico ai nostri ragazzi o almeno provarci. Una fotografia racchiude molto bene questo intento ben riuscito.

Un progetto che merita di proseguire anche per i valori, non solo sportivi, che esprime…

Un progetto che alla base ha solidarietà, superamento dei limiti culturali, inclusione, interazione. Non solo per piccoli ma anche per noi allenatori. L’Italia investirà in questo progetto anche negli anni successivi, importantissimo investimento sull’attività giovanile. Di questo sono felice perché noto che la nostra federazione sta cercando sempre più di investire sulle politiche giovanili.

 

Ufficio stampa Canottieri Baldesio

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